Dura come il granito investita dal vento è stata la casa di molte famiglie fariste, se avremo la fortuna di visitarla questa baia sarà capace di regalare grandi vibrazioni di maestosità.

Arrivati nella calma baia in pochi istanti di gommone arriveremo al pontile da dove inizia la nostra passeggiata, dove complice un profumo di macchia mediterranea ci rapisce. 

Il sentiero ci porta fino al faro, un tempo punto di raduno e scambio di prodotti agro pastorali tra i faristi.

Un fatto particole fu il ritrovamento di una delle figlie della famiglia di faristi del tempo… morta annegata. Da questa vicenda prese il nome la famosa Cala dei Morti dove ad oggi è presente anche una piccola tomba.

La leggenda di razzoli narra anche la storia di un noto contrabbandiere corso che per mesi rimase nascosto nell’Isola grazie ad un bambino, che incantato dalle storie e racconti, ogni giorno andava e porgeva al latitante del companatico per sfamarsi.

Negli ultimi anni l’isola di Razzoli ha chiaramente perso vitalità da quando l’automatizzazione dei fari la fa da padrone. Rimane comunque un’isola piena di magia e racconti che il nostro skipper non si stancherà di raccontarvi.